"Con il termine motion design intendiamo tutte quelle realizzazioni grafiche in animazione che vengono proposte nei servizi che offriamo ai nostri clienti broadcaster: infatti non a caso uno dei nostri "piatti forti" è proprio il broadcast design".
Si riferisce a tutta quella serie di attività legate alla creatività sui progetti che coinvolgono il "look" di un canale tv, a cominciare dal logo fino all'immagine coordinata di stazione fatta di sigle, bumper, station break e molto di più.
In pratica si va a disegnare quella che è la veste ufficiale del canale tv, ossia il packaging televisivo.
Come esempio vale la pena citare, uno su tutti, la nuova identità visiva sviluppata recentemente per la RAI. In occasione del passaggio al digitale terrestre, Frame by Frame si è vista affidare l'incarico specifico di studiare e poi realizzare la nuova immagine coordinata. Foschi specifica: "Così - secondo un preciso format - abbiamo riportato tutto ad un'unica identità, forte e riconoscibile, realizzando il nuovo Logo Rai ( La parola "RAI" inscritta in un quadrato seguita dal numero di identificazione del canale 1,2,3...o il nome del canale stesso come nel caso di quelli tematici ). Successivamente abbiamo ideato e prodotto tutto il corredo grafico necessario alla programmazione.
Ogni passo è stato condiviso con la Direzione Comunicazione della Rai.
Frame by Frame è attiva da oltre una ventina di anni. Foschi sottolinea: "Siamo nati a Roma e la nostra sede principale è romana; abbiamo una succursale a New York e abbiamo avuto una sede a Milano - per qualche anno - che ora si è trasformata in un nuovo progetto "milanese" interamente dedicato al broadcast design.
Già all'inizio della nostra storia aziendale Frame by Frame si è dedicata in modo misto all'offerta di servizi di post produzione, effetti speciali e motion design. Sono infatti i nostri tre tratti di profilo che ci hanno contraddistinti fin da subito e che manteniamo anche oggi. Fin dalle origini abbiamo posto particolare attenzione alla parte che crea gli effetti speciali e tutta la post produzione in genere, prevalentemente per la pubblicità e questo quando effettivamente di pubblicità a Roma ne girava parecchia."
In giro per Frame
Data la presenza più costante della pubblicità concentrata sulla piazza di Milano, Frame by Frame a Roma ha anche pensato di rafforzarsi sulla post produzione, soprattutto per la fiction e il cinema.
Nella sede romana di via Valadier 42 sono presenti due sale di compositing in cui vengono utilizzati sistemi Flint della Discreet, sei sale di montaggio, on e off line, basate indifferentemente su Avid e Final Cut. Non manca una sala dedicata al grading per il DI, basata sui software Digital Vision Nucoda, e Pablo di Quantel. Non mancano le aree dedicate al sound design. Due sono infatti le sale di mix audio con protools; una sala d'incisione e una sala per il doppiaggio degli speaker completano il profilo e si prendono cura di tutto il sound design per la parte pubblicitaria ma anche per gli altri prodotti, cinema e fiction.
La filiera della post produzione è piuttosto completa qui visto che sono presenti anche apparati di encoding, oltre a una vera sala di proiezione digitale dotata di un proiettore digital cinema e 20 posti per il pubblico.
Si tratta di un vero e proprio "digital theatre", molto prestigioso visto che è stato "ereditato" da una struttura altrettanto prestigiosa pre-sistente.
Lorenzo Foschi conferma: "Ci siamo trasferiti, circa tre anni fa, nella ex sede del produttore cinematografico Cecchi Gori nel centro di Roma, abbiamo mantenuto il suo cinema privato che esisteva già su uno dei piani dell'edificio. Lo abbiamo ristrutturato e attrezzato con un proiettore 2K molto performante, della Christy, facendo rivivere questa sala prestigiosa che ci permette di effettuare lavorazioni importanti di color grading anche in presenza del cliente."
La struttura è completata da un reparto 3D che spazia dalla CGI pura alla character animation.
Broadcast design
Quanto detto fin qui descrive la sezione di Frame By Frame che si occupa di post produzione e di servizi in genere per le case di produzione, le agenzie, i produttori.
In parallelo però all'interno della sede romana opera anche la sezione di broadcast design, menzionata sopra, a cui fa riferimento un team di designer che operano esclusivamente per il broadcast on-air e non off-air. Quindi l'impegno non è finalizzato alla stampa ma esclusivamente verso i prodotti grafici animati relativi a tv e cinema.
Le unità di lavoro si basano su creativi, artisti e motion designer che progettano e producono tutti i lavori di design. Tra gli altri clienti di questa sezione sono da citare almeno Sky Cinema e Sky Sport, NBC Universal, Il gruppo Turner, Telecom, HBO, Mediaset.
Quest'anno con la TBWA e la Buddy Film, Frame by Frame ha avuto l'opportunità - per la prima volta - di mettere a disposizione un proprio talento, ossia un regista collaboratore interno alla società, per la campagna di comunicazione di un cliente prestigioso come Eni.
Foschi orgoglioso conferma: "Per noi è stata una grande opportunità che ci ha permesso di mettere a frutto un iter di lavoro completo, anche per la parte creativa, senza dover ricorrere ad energie esterne da andare a cercare magari all'estero".
Il workflow
All'interno di Frame by Frame esiste un apposito reparto di producer che curano i rapporti con il mercato pubblicitario e la produzione interna. Sono loro il vero interlocutore dell'azienda con il cliente. In Frame arrivano di solito le case di produzione coi propri progetti, ma spesso si partecipa a piccole gare. Dai primi momenti interlocutori Frame by Frame mette a disposizione un'estesa attività di ricerca e sviluppo con proposte creative, ricerca materiale e quant'altro. Si procede dove necessario con la creazione di una serie di tavole-bozzetti per verificare la bontà del "mondo" che si va a costruire. Iniziano le riunioni, il producer di FBF coordina tutte le attività fino all'inizio della post produzione. Tutto viene condiviso con la CdP e l'Agenzia. Il risultato è il frutto di un lavoro fatto "a 3 mani".
Un caso di studio
"Come è capitato nel caso di Eni," dice Lorenzo Foschi, "tutte le volte che una casa di produzione si trova a realizzare un progetto dove c'è una abbondante quantità di animazione generata al computer, il nostro compito è quello che risulta più complicato ( ma anche meno conosciuto all'esterno ) e che ci richiede la massima attenzione. Questo perché dietro ciò che si vede nello schermo c'è un enorme lavoro seguito da un direttore tecnico e la sua squadra che deve coordinare tutto il workflow, dalla scelta dei sistemi hd e sw da utilizzare, ai calcoli per i tempi di rendering, le consegne, la gestione della quantità di informazioni che vengono passate, i 3D artist e i digital compositor da impiegare, etc. E tutto questo per arrivare a consegnare nei tempi una sequenza video di 30 secondi che è fatta di tantissimi "esercizi e prove" visto che spesso, per ottenere risultati spettacolari richiesti dal cliente, ci si trova a sperimentare sul campo, a fare test per la dinamica dei fluidi piuttosto che a creare colorazioni particolari delle scene, le texture, le luci, la dinamica, tutto insomma".
È più frequente però che la casa di produzione arrivi in post produzione con un girato e un trattamento già definito; a volte capita magari che la presenza di molti effetti speciali abbia suggerito il coinvolgimento di Frame by Frame direttamente in fase di riprese sul set. In questo caso Frame by Frame si trova a dover coordinare e supervisionare con un suo tecnico specializzato ( VFX supervisor ) le sequenze che coinvolgono gli effetti speciali e solo dopo si passa al montaggio.
Da qui segue la fase con le presentazioni al cliente, attuata in apposite "salette potenziate" dove poter effettuare riunioni, vedere il materiale off line etc.
La fase di post produzione che segue, prevede l'on-line, l'impiego delle sale di compositing e il grading. Tutto sommato il processo di lavoro rispecchia un iter abbastanza tradizionale se non che il "vecchio nastro" è sparito e la consegna dei materiali finali avviene via rete tramite Provider dedicati, processo che ne accelera decisamente le tempistiche.
Unapost perché
Lorenzo foschi commenta la sua scelta di associarsi a Unapost, l'Unione Nazionale delle Associazioni di Post Produzione: "Il nome stesso lo dice, un'associazione di aziende che si occupano di post produzione suggerisce l'unione che fa la forza. Questo ci permette di sentirci più vicini al mercato, dato che in effetti la realtà romana sembra piuttosto differente, poco inserita nel flusso e nelle dinamiche dell'alta attività pubblicitaria milanese.
Questa compresenza all'interno dell'associazione ci permette di confrontarci e generare importanti direttrici di crescita in modo da poter aderire a quei precisi standard che l'associazione cerca costantemente di raggiungere. Quindi ritengo che stipulare accordi e favorire i confronti sia molto importante. Sapere che ci sono altre realtà come la tua e che hanno problematiche analoghe permette a volte di trovare una forza nuova. Prendere decisioni assieme permette di essere più forti sul mercato, grazie al volume d'affari che si crea. Per noi essere presenti all'interno dell'associazione era indispensabile anche per la nostra posizione romana, oggi decentrata rispetto al mercato della pubblicità. Fino ad adesso le attività intraprese con gli associati ci hanno permesso di allinearci su alcuni aspetti importanti; poi, ovviamente, ciascuno si discosta da questo modo di operare comune secondo il proprio buon senso e le proprie caratteristiche uniche, ma è importante avere un orientamento condiviso."
Dove si può crescere
"Nell'ottica di proseguire su un percorso di effettiva utilità per i soci, Unapost potrebbe avere un ruolo ancora più attivo nel tentativo di ripristinare un "rispetto per questo nostro mestiere" che qualifichi ancora di più l'offerta delle aziende associate e che divenga ancora di più una specie di marchio di fabbrica a garanzia di qualità verso il cliente. Questo contribuirebbe a rialzare il "ruolo di chi fa post produzione", classificandolo per quello che realmente è, un interlocutore vero, un imprenditore che nella sua vita professionale ha saputo circondarsi di professionisti per poter far "bene" un certo lavoro, quindi lasciargli il giusto spazio, potendosi fidare, proprio perché è "certificato" da un marchio di origine controllata.
Un'altra delle possibili direttrici in cui Unapost potrebbe crescere è nell'assoldare dei "super eroi" dedicati al recupero crediti promuovendo una disciplina ferrea ed inequivocabile. Ciò potrebbe garantire un futuro migliore a tutto il settore. Un imprenditore di post produzione non può trascorrere parte della propria giornata lavorativa cercando di recuperare i crediti. Uno degli aspetti che nel 2012 hanno messo in seria difficoltà parecchi professionisti del settore e non."
Frame by Frame - FBF
via Valadier 42
Roma
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