Mercoledì, 09 Dicembre 2015 17:40

Rinnovamento digitale e flussi più snelli

[Il Numero MC462 Di Millecanali del Febbraio 2016 pubblica nella sezione "Tecnologie" questo nostro articolo sulla post produzione. Tutti i diritti sono riservati]

di Roberto Landini

Qualità ad alto livello nella post-produzione

Bondi Brothers è un socio attivo dell'Unione Nazionale delle Aziende di Post Produzione (Unapost). Come dicono in azienda: "Sposiamo l'orientamento di Unapost, che vuole tenere aggregato il comparto post-produttivo italiano anche in un momento difficile come questo, a garanzia di un servizio d'alto livello con un vero e proprio marchio di qualità".

In un mercato in rapido sviluppo come quello della post-produzione video è fondamentale aggiornare costantemente gli apparati e il flusso di lavoro, introducendo nuove procedure produttive. È quanto hanno fatto in Bondi Brothers

In Bondi Brothers sanno bene che chi non si rinnova ha vita breve in un mercato competitivo e in rapido sviluppo come quello della post-produzione. Recentemente presso l'azienda milanese, che svolge il suo lavoro di post-produzione in quattro sale di on-line 3D e tre di off-line, sono stati avviati due cambiamenti radicali che hanno interessato il finishing on-line e il sistema di archiviazione. A lavorare al progetto sono state tre risorse interne e sviluppatori esterni. Ce ne ha parlato Stefano Bondi, Amministratore Delegato della società.

 

Suite aggiornate e configurazione tapeless

In Bondi sono state innanzitutto aggiornate le quattro suite che realizzano il finishing on-line, quattro macchine Autodesk, una attrezzata con Flame Premium e le altre con Flame.
Per tutte e quattro le suite si è passati alle nuove release software 2016, con miglioramenti e aggiunte di diversi strumenti che accelerano il flusso di lavoro e rendono più fluide le procedure.
Il lavoro è sempre svolto partendo dalle sale off-line - Avid o Final Cut - mentre l'effettistica è realizzata in seguito con la suite Adobe, anch'essa aggiornata all'ultima versione software.
La seconda grande novità riguarda la struttura, che è passata a una configurazione completamente tapeless, il cui punto di forza è la rete ad alta velocità, cablata in fibra ottica, realizzata internamente, che costituisce una Nas (Network Attached Storage) condivisa.
I nastri sono quindi completamente spariti: ne rimangono solo alcuni in arrivo dai clienti ma, dopo l'ingest, tutta la struttura opera su file.
Come spiega Stefano Bondi: "L'archivio condiviso e multi utente è costituito da circa novanta terabyte di dischi, selezionati tra quelli che per noi sono i migliori dischi per velocità presenti in commercio".
In Bondi è stato anche realizzato interamente un software per la gestione centrale del data base e per la creazione di un MAM, Media Aset Management proprietario che controlla la movimentazione di tutti gli asset digitali: "Questo ci ha consentito di realizzare un sistema che non fosse predefinito e con opzioni standard, come quelli che si trovano in commercio, ma flessibile e in grado di soddisfare tutte le nostre esigenze, come, per esempio, essere sicuri di avere il massimo della velocità nel trasferimento dei dati, fino alla fine della lavorazione", continua Bondi.
"La velocità per noi è fondamentale, perché i clienti arrivano sempre all'ultimo momento; partendo dal file non compresso, per esempio un file TGA, QuickTime, o DPX, possiamo renderlo subito disponibile direttamente sulla Nas dalle sale di on-line. Il software che abbiamo sviluppato internamente, grazie a semplici opzioni, ci permette di decidere a chi indirizzare il file finito e applicare in automatico le decodifiche necessarie per creare i vari file multi formato poi instradati, sempre in automatico, alle varie destinazioni predefinite".

Il flusso è più veloce

Lo stesso file, quindi, in formati differenti per peso e qualità, può essere consegnato al servizio principale di delivery (Adstream), mentre in contemporanea un file di controllo è inviato al cliente in bassa qualità. Lo scarico multi formato in contemporanea per i vari tipi di delivery e canali per Bondi è ora "un gioco semplicissimo" che consente di soddisfare esigenze diverse, non più solo quelle di messa in onda del cliente ma anche quelle del web e di tutti i molti formati necessari.
"Questo è possibile perché abbiamo creato dei preset che dal file on line inserito nel Mam consentono all'operatore di selezionare le opzioni necessarie, poi i vari formati file necessari sono creati in automatico", spiega Bondi. "Per esempio, dato che spesso le agenzie hanno un massimo di 5 o 10 MB nella recezione dell'e-mail, abbiamo già un preset che si occupa di trasferire il file di controllo secondo la grandezza massima definita per cliente e lo stesso avviene per tutti i vari canali di delivery: una volta inserito il file definitivo, il Mam lo processa in modo automatico e predefinito, con grande risparmio di tempo e praticità: tutto si traduce in una risposta molto veloce verso cliente".